Landscape 3: una sintesi di elementi diacronici. Uomo e ambiente nel mondo antico: un equilibrio possibile?, a cura di F. Carbotti, D. Gangale Risoleo, E. Iacopini, F. Pizzimenti, I. Raimondo, I Cardini by Groma 4, Archaeopress 2024.
Siamo lieti di comunicare che il terzo volume della serie Landscape: una sintesi di elementi diacronici è scaricabile dal sito della casa editrice Archaeopress.

Grazie al supporto del Centro Studi per l'Archeologia dell'Adriatico la pubblicazione sarà in open-access.

Il volume inaugura la nuova collaborazione instaurata con la casa editrice Archaeopress e la rivista Groma. Documenting Archaeology. Gli atti di Landscape: una sintesi di elementi diacronici, infatti, verranno da ora in poi pubblicati nella collana monografica collegata alla rivista: I Cardini by Groma.
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landscape5@archeolandscape.it

Juxtapositions and contaminations in interdisciplinary research on ancient landscape (Padova-Borgoricco 23-24 May 2024)

The call for papers for the fifth edition of Landscape is open. Follow our social media to make sure you don't miss the next updates.

Landscape is a complex system, composed of many interconnected elements that influence each other. It is not surprising, therefore, that many disciplines are involved in studying it, focusing from different perspectives on the various pieces that form this puzzle: from geography to geology, ecology, urban planning, aesthetics, psychology, to ancient Topography. The latter, much more than the others, relies on an interdisciplinary approach to reconstruct the dynamics that, in ancient times, shaped a landscape, imprinting it with those characteristics that we can still distinguish in our countryside and cities.
However, this interdisciplinary approach is not always straightforward. It may happen, for instance, that within the same project, the results obtained in one field are integrated less effectively with those achieved in another, due to the tight deadlines imposed by the "publish or perish" urgency. In
addition, the research is often conducted by a single individual because of the lack of funding that could encourage effective dialogue and collaboration between experts from different fields. Another possibility is that an indiscriminate acquisition of a wide range of skills (especially in the technological field at the expense of historical-archaeological ones), could lead to topographic contamination rather than a juxtaposition of expertise in interdisciplinary projects. The fifth edition of Landscape: una sintesi di elementi diacronici aims to deepen these aspects, investigating the role of interdisciplinarity in ancient landscape analyses and its actual practicability in the fast-paced research world of the humanities.

The conference is organised in collaboration with the Consulta di Topografia Antica and the University of Padova.

Giustapposizioni e contaminazioni nelle ricerche interdisciplinari sul paesaggio antico (Padova-Borgoricco 23-24 maggio 2024)

La call for paper  per la quinta edizione di Landscape é stata pubblicata. Segui i nostri social per non perdere i prossimi aggiornamenti.

Il paesaggio è un sistema complesso, composto da molte parti interconnesse che influiscono una sull’altra. Non stupisce, quindi, che siano molte le discipline che se ne occupano, focalizzandosi, da prospettive diverse, sui molteplici tasselli che formano questo puzzle: dalla geografia alla geologia, all’ecologia, all’urbanistica, all’estetica, alla psicologia, alla Topografia antica. Quest’ultima, molto più delle altre, si avvale di un approccio interdisciplinare nel tentativo di ricostruire le dinamiche che, in epoca antica, hanno dato forma a un paesaggio, imprimendogli quei caratteri che spesso riusciamo a distinguere ancora oggi, nelle nostre campagne e nelle nostre città.
Questa interdisciplinarità, tuttavia, non è scontata e non è nemmeno sempre agevole. Può accadere, per esempio, che, all’interno di uno stesso progetto, i risultati ottenuti in un campo vengano integrati poco efficacemente con quelli ottenuti in un altro, a causa dei tempi strettissimi imposti dalla impellenza del publish or perish; oppure che la ricerca sia condotta da una sola persona perché effettivamente mancano i finanziamenti che potrebbero incentivare un dialogo efficace e una collaborazione tra esperti di settori diversi; o, ancora, che l’interdisciplinarità si risolva con l’acquisizione indistinta delle più svariate competenze (soprattutto in campo tecnologico a scapito di quelle storico-archeologiche), con la conseguenza che, alla fine, si producono contaminazioni topografiche invece che una giustapposizione delle competenze.
La quinta edizione di Landscape: una sintesi di elementi diacronici vuole approfondire questi aspetti, investigando il ruolo dell’interdisciplinarità nelle analisi dedicate al paesaggio antico e la sua effettiva praticabilità nel frenetico mondo della ricerca nel campo delle humanities.

 

Il convegno è organizzato in collaborazione con la Consulta di Topografia Antica e l'Università degli Studi di Padova.

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Landscape: una sintesi di elementi diacronici è un progetto nato presso l’Università di Pisa nel 2019, nell’ambito del dottorato di ricerca di Scienze dell’Antichità e Archeologia che associa le tre università toscane: Pisa, Firenze e Siena.
Il primo fortunato esordio, promosso dai dottorandi Gangale Risoleo Davide e Ippolita Raimondo, ha determinato la riproposizione dell’evento in altre sedi, con l’auspicio di trasformarlo in un appuntamento annuale per gli studiosi di topografia antica ed archeologia dei paesaggi, con il coinvolgimento preminente della Consulta Universitaria di Topografia Antica.
Fin dalla prima edizione l’intento principale del convengo, è stato rendere conto delle ricerche di carattere territoriale e topografico avviate da dottorandi, e giovani studiosi, rapportandole, da un lato con quelle di altri giovani ricercatori per allargare l’orizzonte a un ventaglio più vasto di esperienze, e dall’altro con studiosi esperti che potessero fornire stimoli sulla base di ricerche già avanzate e strutturare.

La prima edizione, dedicata al tema “Nuove metodologie per l’analisi di un territorio”, si è svolta presso l’Università di Pisa dal 24 al 25 ottobre 2019. Ha visto il coinvolgimento di studiosi di rilevanza internazionale, quali la Prof.ssa A. Claridge, il Prof. G. Ceraudo, il Prof. M. Millett e il Prof. F. Vermeulen.
Gli atti della prima edizione sono confluiti in un volume edito dalla BAR Publishing 2021.

La seconda edizione, dedicata al tema “Crisi e resilienza nel mondo antico”, si sarebbe dovuta svolgere presso l’Università di Foggia dal 26-27 febbraio 2021, tuttavia, le restrizioni imposte dalla cogente pandemia hanno imposto lo svolgimento delle attività da remoto. Per l’organizzazione delle attività, oltre agli autori della prima edizione, ha contribuito G. Forte. Il convegno ha visto la partecipazione del Prof. T. Stek, della Prof.ssa S. Quilici Gigli, della Prof.ssa S. Menchelli e del Prof. D. Leone.
Gli atti della seconda edizione sono confluiti in un volume edito da OSANNA Edizioni nel 2022

La terza edizione, dedicata al tema “Uomo e ambiente nel mondo antico: un equilibrio possibile?”, si è svolta presso l’Università di Bologna dal 5 al 6 maggio 2022, in parte a Bologna e in parte a Ravenna. Per l’organizzazione delle attività, oltre agli autori della prima edizione, hanno contribuito F. Pizzimenti ed E. Iacopini. Il convegno ha visto la partecipazione del Prof. S. Medas, di J. Bogdani e di A. Camilli. La curatela degli atti è in corso di svolgimento.

La quarta edizione di Landscape: una sintesi di elementi diacronici ha avuto luogo a Lecce dal 25 al 26 maggio 2023, presso il Museo Castromediano. L’iniziativa è stata realizzata in sinergia con la Consulta di Topografia Antica, l’Università del Salento, il Laboratorio di Topografia Antica e Fotogrammetria, il supporto del Polo Biblio-Museale di Lecce.
L'iniziativa è stata resa possibile anche grazie all'aiuto della Banca Popolare Pugliese, la ArtWortk Cooperativa Sociale, la Cidue srl, la Faver srl, Quarta caffè e la E.A.R.T.H. srl.
All'organizzazione del convegno si sono uniti: Giulia D'Alessio, Stefano De Nisi, Cesare Felici, Stefania Pesce.
Sono intervenuti in qualità di keyspeaker: Aurelio Burgio, Gianluca Cantoro, Cristina Corsi e Giuseppina Renda.

Landscape
in numeri

Cercando di riassumere in numeri quello che fin qui è stato fatto, possiamo ricordare che fin qui sono stati invitati 16 keynote speaker (provenienti da Università italiane e straniere); sono stati coinvolti 15 docenti – provenienti da varie Università italiane – in qualità di membri del Comitato Scientifico; hanno partecipato attivamente 4 Università italiane (Università di Pisa, Università di Foggia, Università di Bologna, Università del Salento).

Dal 2019 ad oggi il progetto ha coinvolto in totale 9 persone nell’organizzazione delle quattro edizioni del convegno.

Tuttavia, il traguardo che riteniamo più importante è quello di aver accolto ben 104 contributi e di aver posto le basi per dare vita a una rete di contatti, che fin qui ha coinvolto 148 colleghi, alcuni dei quali hanno anche avuto l’opportunità di pubblicare i risultati delle loro ricerche nei 2 volumi fin qui editi.

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